La bellezza può generare effetti positivi mobilitando risorse e competenze presenti sul territorio, in un “corto circuito” virtuoso che rafforza, creatività, innovazione, capitale umano, fino a stimolare la nascita di nuove filiere economico-produttive e nuovi paesaggi.

Obbiettivi

Ogni azienda partecipante, in autonomia e creatività si muove per valorizzare piccoli appezzamenti, coltivando fiori e specie arbustive, con l’intento di raggiungere risultati condivisi affiancati da risultati ben specifici.

Le aziende partner del progetto aderiscono al regime biologico, questo già consente una grande biodiversità vegetale, grazie all’esclusione di erbicidi e diserbanti. Il progetto prevede di identificare le specie spontanee dalle fioriture più belle e caratteristiche e moltiplicarle nei terreni aziendali. In questo modo gli insetti impollinatori avranno la possibilità di trovare nettare e polline, col vantaggio di apportare benefici anche per le coltivazioni. L’aumento di specie spontanee fiorite comporta un vantaggio per gli apicoltori locali e allo stesso tempo un abbellimento del paesaggio rurale, utile anche dal punto di vista turistico.
L’agricoltore sposta la sua attenzione su terreni ed aree improduttive per realizzare semine di erbacee e piantumazione di specie arbustive trasformando aree marginali in aree funzionali. Ogni azienda trova in questo percorso virtuoso la propria dimensione assolutamente alternativa al percorso produttivo già in essere.
Promuovere le relazioni tra produttori agricoli ed imprese al fine di incentivare le relazioni e gli scambi di processi, di sementi e di conoscenze. Generare una filiera che possa valorizzare le peculiarità delle singole aziende facenti parte del tessuto produttivo rurale.
Saranno prese in considerazione anche specie botaniche dal punto di vista delle proprietà fitoalimurgiche ovvero che possono essere di interesse per la trasformazione (cosmetica, alimentare, curativa). Potranno essere prodotti fiori freschi e composizioni secche. Potranno essere, inoltre, raccolti e commercializzati semi autoprodotti.
Promuovendo un modello di sviluppo sostenibile. I paesaggi «riscoperti» caratterizzati da esuberanti fioriture, basate sulla tutela e valorizzazione della biodiversità, saranno un attrattore importante per il turismo rurale sostenibile, e offriranno la possibilità di costruire nuove esperienze turistiche per i visitatori e un’integrazione del reddito degli operatori locali.
Attuazione di pratiche colturali innovative “benefiche per il clima e l’ambiente”, in particolare l’inerbimento dell’ interfilare delle colture di pregio - vite e olivo- e la coltivazione di piante da fiore di interesse apistico, in linea con l’implementazione degli Ecoschemi della nuova Politica Agricola Comunitaria. L’attività sarà utile anche per una valutazione dell’elenco delle specie mellifere ammesse e un trasferimento di conoscenze alle aziende toscane.

Coltivare la Bellezza

L'attuazione delle azioni progettuali su larga scala favorirà un processo di sviluppo ambientale, economico, sociale e culturale basato su una connessione sinergica tra ruralità, prodotti tipici e territorio

Protagonisti di questo progetto sono un gruppo di aziende agricole di San Gimignano che spinte dal loro intento d’innovazione e di amore per il territorio mirano a sperimentare nuove pratiche colturali basate sulla valorizzazione del paesaggio locale, già noto per la sua bellezza rurale, e la coltivazione di piante fiorite mantenendo le fitocenosi spontanee (prati fioriti) già presenti in azienda, e adottando buone pratiche agricole atte alla conservazione delle proprietà del suolo, degli habitat e della biodiversità.

Coltivare la Bellezza è un progetto volto a promuovere un modello di sviluppo sostenibile fondato sulla propensione all’innovazione, sulla cooperazione, sulla esaltazione della bellezza territoriale e sulla salvaguardia dell’ambiente in termini di risorse e di biodiversità.

Le attività del progetto si collocano come un ponte tra il dettato della Focus area 2A della programmazione PAC in via di conclusione e l’implementazione degli Ecoschemi della nuova programmazione 2023-2027.