Siamo un piccolo gruppo  di agricoltori toscani con un sogno: coltivare insieme la bellezza. Siamo tenaci e con i piedi piantati per terra, intenti a produrre a testa bassa dalla mattina alla sera. Che si tratti di uva, olive, grano, insalata o latte, i nostri prodotti vengono difesi con tutte le nostre forze.

Durante gli assolati pomeriggi estivi e nelle fredde giornate invernali abbiamo modo di guardarci intorno e di apprezzare l’armonia della campagna toscana. Siamo gli autori inconsapevoli di tutta questa bellezza ed i custodi, questo lo sappiamo bene, della sua salvaguardia.

Ci piace coltivare in modo biologico senza l’utilizzo di diserbanti, pesticidi, concimi chimici per raccogliere prodotti genuini e saporiti. La spinta iniziale è stata una scelta decisamente egoistica: avevamo la necessità di vivere in un ambiente pulito e salubre da lasciare in eredità ai nostri figli.

Agire per produrre ci ha costretto a specializzarsi: chi fa vino non fa grano, chi fa grano non fa olive e così via.

E’ vero, la bellezza è effimera, non porta il cibo in tavola e coltivare senza produrre non è parte del nostro sentire. Nostro nonno usava dire: “che sia chiaro per tutti: se devo lavorare senza guadagnare preferisco riposarmi al fresco di un cipresso”

L’idea di coltivare la bellezza nasce proprio da qui: dal desiderio di riappropriarsi della nostra storia contadina, di guardarsi intorno, di valorizzare piccoli appezzamenti inutilizzati, di seminare fiori quasi del tutto scomparsi solo per il gusto di vederli fiorire, di passarci in mezzo, di sentirne il profumo.”

L’idillio è finito presto... Donatella propone di coltivare fiori per le api, Stefano vuole abbellire delle aree intorno all’agriturismo, Flavia vuole piantare una distesa infinita di lavanda, Andrea vuole produrre sostanza nutritive utilizzando parti di vegetali, Renata desidera realizzare un giardino fiorito e Lorenzo vuole seminare fiori  anche nella vigna e negli olivi.

Queste idee sono piaciute alla Regione Toscana che ha deciso di finanziarci con fondi della Comunità Europea. Ci hanno messo però una condizione: quella di farci accompagnare da professionisti come agronomi,  biologi, economisti ed esperti di marketing e comunicazione. Altro che godere della bellezza: questo progetto  è diventato un secondo lavoro!

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